L'interpretazione della volontà delle parti e gli istituti della simulazione, del negozio fiduciario e del negozio indiretto

Compito dell’interprete è quello di ricostruire la volontà delle parti, al fine di attribuire rilevanza alla causa concreta ed agli effetti oggettivamente prodotti dall’atto o da più atti tra loro collegati e di individuare i diversi regimi di tutela, di volta in volta previsti.

Si pone, così, esemplificando sulla base della casistica giurisprudenziale, il problema della esatta perimetrazione dei confini tra negozio indiretto e simulazione, anche ai fini del diverso regime probatorio applicabile, nonché delle conseguenze in tema di ammissione al passivo.

Il tema rileva, inoltre, ove si tratti per esempio di donazioni dissimulate, dirette o indirette per la individuazione del regime di tutela del legittimario, tra prova della simulazione ed azioni di riduzione, restitutorie (art. 563 comma 1 c.c.), nonché ai fini della tutela (stragiudiziale) della opposizione alla donazione (art. 563 c.4 c.c.), temi la cui complessità ha creato non poche discussioni in dottrina e giurisprudenza.

Di analogo impatto è la ricognizione dell’ambito di operatività del negozio fiduciario, sia per quanto concerne il regime probatorio sia avuto riguardo alla forma del pactum fiduciae.

Il corso, arricchito dalla dialettica di esperienze professionali diverse (magistrati e notai), opererà una rassegna critica dei principali orientamenti giurisprudenziali e dottrinali, tentando di operare una ricostruzione degli istituti.

 

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